Musei Artistici Archeologici

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  • Museo Civico - Lodi
    Il museo è temporaneamente inagibile a causa di lavori di ristrutturazione della biblioteca. Al momento non è possibile prevedere la data di riapertura.
  • Museo del Tesoro dell'Incoronata - Lodi
    Raccolta di oggetti liturgici legati alla storia del Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata. Inaugurato nel 1988, è allestito negli spazi sotterranei sottostanti la monumentale sacrestia, caratterizzati dal reciproco intersecarsi di volte a botte e a vela, archi, nicchie, strombature di finestre.  Vasto è il repertorio di oggetti liturgici esposti in questi locali: reliquiari, calici, candelieri , vasi porta palme , ostensori, ampolline, busti portareliquie. Fra i corredi liturgici spiccano molteplici paramenti con pianete, piviali, stole, manipoli, veli omerali e da calice, borse, tunicelle e camici bordati da ricchi merletti databili ai secoli XVII e XVIII. ( Le opere presentate hanno un carattere di rarità e di unicità che consiste nel determinare dal punto di vista formale un insieme di pezzi che, oltre a possedere i requisiti di un museo d’arte sacra, testimonia la raccolta di oggetti legati alle funzioni religiose di un importante santuario.)
  • Museo Diocesano di Arte Sacra - Lodi
    Custodisce i beni artistici provenienti dalla Cattedrale e dalle parrocchie del territorio lodigiano. Il museo vanta opere importanti per la storia dell’oreficeria e dell’arte tessile rinascimentale quali i pezzi superstiti del Tesoro di San Bassiano, donati dal Vescovo Carlo Pallavicino alla Cattedrale, alla fine del XV secolo.  L’Archivio Storico Diocesano di Lodi conserva e tutela la ricca documentazione storica prodotta dal IX al XIX secolo.
  • Museo Ettore Archinti - Lodi
    Raccoglie alcune opere dell’artista e politico lodigiano; si tratta di statuette in gesso, bronzetti e medaglioni da parete. Il Museo conserva la fucina e gli attrezzi utilizzati dall’Archinti, oltre alla documentazione originale o riprodotta che illustra ampiamente il suo percorso artistico e storico-politico. La struttura dispone inoltre di una sala adibita ad emeroteca, contenente diverse raccolte di riviste di carattere politico sociale e di periodici lodigiani.
  • Museo d' Arte Contemporanea Folligeniali Lodi
    Ospitato nel bellissimo asilo liberty, riportato a nuova vita da un sapiente restauro, il Museo Folligeniali  offre al visitatore solo una selezione delle opere realizzate dagli artisti allievi della Scuola d’Arte Borgognone, fondata da Angelo Frosio negli anni ’70, e di alcuni maestri dell’arte del Novecento come Enea Ferrari, Ugo Stringa, Hsiao Chin, Maiocchi, Pollini,  Agnetti e Piero Manzoni.  Il museo rappresenta la sintesi della missione della Scuola: l’arte è il fare, il trasformare la materia, il ridare dignità alle cose comuni.
  • Raccolta d'Arte Carlo Lamberti - Codogno
    Costituita su disposizione testamentaria di Carlo Lamberti, la raccolta consta di centoventidue opere tra dipinti, acquerelli, disegni e sculture che vanno dal XVI secolo ai nostri giorni. La collezione ospita autori di rilievo nazionale, quali Giuseppe Novello, Enrico Groppi, Alessandro Bertamini, Giorgio Belloni, e internazionale tra cui Tranquillo Cremona con i due acquarelli Le curiose e Ripassando la lezione.
  • Area Archeologica - Lodi Vecchio
    Il Museo di Laus Pompeia ha sede in un settecentesco edificio utilizzato per lungo tempo come stalla e fienile e appartenente al cosiddetto complesso rurale di Corte Bassa. All’interno dell’edificio ha sede non solo il Museo della città, collocato al primo piano, ma anche la Biblioteca che conserva la raccolta di Antonio Frova, archeologo milanese particolarmente affezionato a Lodi Vecchio e al quale si devono le prime ricerche archeologiche condotte con approccio scientifico. Il Museo si trova in uno dei luoghi più importanti per la storia di Lodi Vecchio, Piazza Santa Maria, ovvero l’area del foro di Laus Pompeia, la piazza principale della città romana. Oggi in quest’area è possibile non solo visitare il Museo ma anche l’annessa area archeologica dove sono visibili i resti di Santa Maria, l’antica Cattedrale di Lodi Vecchio sorta sul finire del IV secolo e demolita alla fine del XIX. Le testimonianze medievali della perduta basilica trovano giusta collocazione nell’ex Conventino, edificio del secolo XVII,  dove oggi hanno sede le attività didattiche del museo e le mostre temporanee della città.
  • Mostra permanente di Antiquariato di Villa Litta - Orio Litta
    L’imponente edificio di epoca barocca riflette i fasti di una residenza nobiliare del XVII e XVIII secolo. La costruzione fu avviata nel 1688 e conclusa nel 1749; al termine dei lavori la villa ospitava un elegante salone delle feste, un teatro e la cappella, oltre ai locali di servizio tra cui la ghiacciaia e la cavallerizza. Da non dimenticare i giardini che si estendevano sul retro della villa sino a raggiungere un attracco per le barche sul Po.
  • Museo Storico Artistico della Basilica - Sant'Angelo Lodigiano
    Il Museo è nato allo scopo di valorizzare interessanti esempi di arte sacra conservati nella Basilica. Il percorso museale, allestito all'interno della basilica, occupa spazi molto suggestivi quali i matronei che corrono lungo il perimetro della chiesa e la grande sala posta sopra all'ingresso principale della Basilica che è il punto nodale di tutta l'esposizione. La raccolta comprende manufatti realizzati tra il XVII e i primi decenni del XX secolo, interessanti per la varietà delle tecniche e dei materiali utilizzati. 

  • Museo Storico Artistico Morando Bolognini - Sant'Angelo Lodigiano
    Realizzato nei primi decenni del 1900, il Museo si compone di ventiquattro saloni riccamente arredati secondo lo stile di “Casa-Museo” e offre ai visitatori la possibilità di rivivere antiche e suggestive atmosfere. Si possono ammirare mobili, quadri e vasellame nel periodo compreso tra il ‘700 e il ‘900, oltre a lavori artigianali in ferro battuto. Di particolare interesse, la Biblioteca, che ospita circa 2000 volumi e l’Armeria, costituita da circa 500 pezzi di varie epoche e provenienze.

  • Museo "Mario Borsa" - Somaglia
    Nel Museo si è ricostruita la storia personale e professionale di Mario Borsa. Nato a Somaglia nel 1870, è stato uno degli intellettuali più illuminati e poliedrici del XX secolo. Ricordato principalmente per aver diretto il Corriere della Sera nel periodo della Liberazione fu, in effetti, molto più di un giornalista: fu storico, critico letterario e teatrale, saggista e romanziere di indiscutibile capacità. Il Museo,  ospitato presso il Castello Cavazzi, raccoglie alcune tra le opere e i documenti più significativi della sua vita.